Scrittore / Editor
Giulio, come tutti i Giulii, da Giulio Cesare a Giulio I. (altro redattore), è uomo di forti contrasti. Visto da fuori, è un bono da paura. Ma visto da dentro, è un bono da paura. Voi direte: è dov’è il contrasto? Non c’è. Ed è qui che sta il contrasto.
Inappuntabile nel vestiario e nel portamento senza essere leccato di bue, coniuga un’apparenza di sicura virilità con due occhioni pieni di profondità e sentimento che, mi duole dirlo, manda in corto circuito nove donne su dieci. Sa dove portarti a mangiare, ma sa anche come vuoi pulite le lenzuola, perché ti ha ascoltato mentre parlavi.
La sua narrativa riflette una malinconia di fondo, che ascoltare Lucio Dalla a ripetizione non aiuta, ma costituisce dichiarazione di poetica con sette testimoni, come da diritto romano. È l’unico tra noi che vanti una formazione ufficiale presso la Scuola Holden, assieme a Dawson Leery, Ross Geller e Grace Adler, accanto ai quali è regolarmente comparso in diverse fiction degli anni ’90 – primi duemila.
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In Italia tutti scrivono ma nessuno legge.
Chi sono io per oppormi a questo cliché?
Trovi tutti i suoi racconti di seguito: