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Il Gattoriale

La definizione del suono, il genere erotico, storie alternative sull’Italia: queste sono alcune delle tematiche con cui ci siamo (e vi siete) confrontati nel corso di questi mesi, dalla riapertura a settembre 2020 fino a oggi. Oggi: con l’estate alle porte e i gatti che rizzano il pelo e miagolano annunciando chissà quali presagi, disturbati dal maltempo che ci accompagna da un mese.

Ci eravamo ripromessi di virare su una tematica più leggera, per far riposare i cervelli già virtualmente in vacanza (date un’occhio anche alla Call “Spaghetti sotto al sole”). Bastava fosse un argomento più abbordabile dei precedenti: di più ampio respiro, non troppo vincolante e, perché no, magari pure divertente. Mentre ne discutevamo nelle consuete chiamate su Zoom e chat infinite sul gruppo WhatsApp, in città distanti tra loro, i nostri gatti parevano girovagare sincronizzati sotto le scrivanie, contro i nostri stinchi, tra fusa e miagolii sommessi. Li abbiamo accolti sul grembo, lasciati camminare sulle tastiere, e impotenti abbiamo ceduto, dedicando a questi esseri affascinanti un intero ciclo di racconti.

Nessun altro animale si porta dietro una storia controversa come quella del gatto: venerato nell’antico Egitto, considerato creatura divina e ospite di salotti reali; accusato di stregoneria e complicità con il diavolo, portatore di sventure e condannato alla forca nell’800; lo abbiamo accolto nelle nostra mura domestiche come acchiappatopi, senza sottometterlo come con altre bestie, ma assecondando il suo istinto di cacciatore.

Indagare l’universo magico e misterioso del gatto significa confrontarsi con le leggende e i racconti di cui sono da sempre protagonisti. Significa anche misurarsi con quegli scrittori che hanno saputo esplorare e interpretare le dicerie, gli aneddoti, il fascino delle peculiarità feline.

“Si muovono in silenzio, e i loro movimenti sono imprevedibili ed estremamente precisi: è molto difficile sentirli avvicinare e può sembrare che appaiano e scompaiano per magia. Riescono a vedere nella quasi totale oscurità e avvertono suoni impercettibili per gli esseri umani, anche quando sembrano appisolati. Sono in grado di anticipare terremoti e violenti temporali (presumibilmente grazie a una naturale sensibilità alle minime vibrazioni o a un aumento di elettricità statica). In effetti i loro sensi sono talmente superiori ai nostri, che immaginiamo siano dotati di conoscenze soprannaturali, persino della capacità di prevedere il futuro.”
(Katharine M. Rogeres, Il Gatto, Ed. Nottetempo, 2017, pag. 55)

Come con le vite dei gatti, anche Spaghetti Writers ne ha già vissuta una: dopo aver celebrato la rinascita con i racconti dedicati a “Una porta che si apre”, siamo pronti a scatenarci a piena potenza in questa seconda vita.

Lettori gattari di tutto il mondo, unitevi!

Alessia Del Freo

Foto di Михаил Прокопенко da Pixabay